Riproduzione calligrafica a labirinto del componimento poetico di Lorenzo il Magnifico “Il trionfo di Bacco e Arianna” con capolettera miniato.

Il componimento popolareggiante di Lorenzo de’ Medici è il Trionfo di Bacco e Arianna, detta anche Canzona di Bacco, che fa parte dei Canti carnascialeschi. Questi canti vengono composti in occasione di feste popolari, come il carnevale, e vengono pensati per essere intonati nelle processioni carnevalesche dei carri dalle compagnie di attori e musici mascherati.
La Canzona di Bacco è forse il più noto canto carnascialesco a noi giunto ed era destinato ad essere cantanto durante un corteo mitologico trionfale, dedicato al dio del vino, Bacco, accompagnato dalla sua sposa.
Il tema centrale, espresso fin dai primi versi e dalla ripresa (“Quant’è bella giovinezza, | che si fugge tuttavia!”), è la giovinezza gioiosa, ma effimera, in quanto solo di passaggio. Il poeta invita quindi a godere di questi momenti lieti, dal momento che passeranno rapidamente e non si possono conoscere gli avvenimenti futuri. La tematica del trascorrere del tempo e delle gioie passeggere della vita è tipica della tradizione classica.
L’originalità del testo del Magnifico è la vivacità popolare con cui riesce ad esprimere questo amaro concetto.

L’opera è realizzata su supporto pergamenaceo in pelle di capretto levigato sul lato pelo.
La doratura è stata realizzata con similoro in foglia protetto da uno strato di gommalacca decerata.
L’inchiostro utilizzato per il testo è inchiostro ferrogallico di ricetta antica.
I colori utilizzati sono tempere all’uovo di ricetta medievale (C. Cennini, Il libro dell’arte, XIV-XV sec.) preparati artigianalmente a partire da pigmenti naturali.
Installata con bullette in bronzo anticato su tavola in legno color noce 47×54 cm.

Fornita con scheda che ne descrive storia, tecniche ed artigianalità.