Porta itineris
Trascrizione calligrafica e miniata della citazione latina “Porta itineris dicitur longissima esse” (La porta è la parte più lunga del viaggio).
Capolettera riprodotto dal “Graduale P feriale – folio 27r” di Filippo di Matteo Torelli (1450 c.).
Quando, nell’ottobre 1869, il Museo di San Marco aprì le sue porte al pubblico, ai visitatori venne offerta la possibilità di ammirare opere d’arte di varia tipologia. Al primo piano dell’ex convento domenicano, accanto ai corridoi e alle celle affrescate da Beato Angelico, la Biblioteca esibiva una consistente raccolta di manoscritti liturgici riccamente miniati. Più di cento corali erano infatti confluiti nelle collezioni del Museo di San Marco, in seguito alla recente soppressione degli istituti ecclesiastici da parte del Regno d’Italia (7 luglio 1866). I corali erano pervenuti al Museo da conventi e da monasteri di Firenze e della sua provincia.
Attualmente una selezione di codici è esposta in vetrine collocate lungo le pareti della Biblioteca. Sebbene i volumi siano presentati a rotazione, non si può fare a meno di osservare che negli ultimi anni protagonisti incontrastati dell’esposizione sono stati i corali prodotti per la stessa chiesa di San Marco: la celebre serie domenicana di Graduali e Antifonari miniata tra il 1446 e il 1454 da Zanobi Strozzi (1412-1468), responsabile delle iniziali istoriate, e da Filippo di Matteo Torelli (1408/1410-1468), esecutore della parte ornamentale.
Acquerelli, inchiostro e simil foglia bronzo su cartoncino 60% cotone 300gr.
Matite colorate e inchiostro su cartoncino 60% cotone 300gr.
Passepartout nero 2 mm.
Disponibile con o senza cornice.